PREGI – IMPERFEZIONI – DIFETTI

L’intervallo entro il quale un soggetto è considerato “tipico” (cioè appartenente alla sua razza), viene definito da due limiti estremi teorici, che sinteticamente definiamo ipotipo e ipertipo. E’ “ipotipico” un soggetto che presenta le caratteristiche del suo standard in misura talmente ridotta (brutto) da essere fuori standard per difetto. E’ “ipertipico” un soggetto che presenta le caratteristiche del suo standard in misura talmente eccessiva (non bello) da essere fuori per eccesso. L ‘ipotipo è un “diafano fantasma della razza”, l’ipertipo una fastidiosa caricatura. Com è successo nell’arte, dove al classico è subentrato il barocco, o in atletica con il culturismo, disciplina che tende a sviluppare i muscoli non a scopo funzionale ma meramente (e discutibilmente) estetico, così in cinotecnia un setter “barocco” presenterà un aspetto complessivo pesante, un tronco spesso troppo allungato, con torace eccessivamente disceso, angolature posteriori esagerate e un rapporto dell’anteriore eccessivamente près de terre. Tutto ciò comporterà un’alterazione del giusto rapporto peso-potenza, scarsa nevrilità e temperamento apatico, a tutto detrimento delle doti venatorie. Ciò autorizzerà gli appassionati del cane da lavoro ad asserire che i setter “belli” (che non sono belli